35 - Ferrovie a Bergamo per 156 milioni?

09 gennaio 2016




















La viabilità di Bergamo verso la grande svolta: parola del viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Riccardo Nencini. 
Il segretario del Partito Socialista, sabato mattina a Bergamo per partecipare al dibattito organizzato dal Psi Bergamo su ambiente, inquinamento e sviluppo eco-compatibile, annuncia due grossi investimenti in arrivo da Roma per la città orobica: 86 milioni di euro tra il 2016 e il 2019 per il collegamento ferroviario tra l’aeroporto di Orio al Serio e il centro cittadino, e 70 milioni di euro per il potenziamento della linea Montello-Ponte San Pietro che consegnerà, finalmente, la fermata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
“Meno gomma e più ferro, è questo il grande obiettivo del governo – ha spiegato Nencini intervistato da Bergamonews -. Il grosso del nostro lavoro lo stiamo portando avanti puntando forte su treni e ferrovie: i cittadini e le merci devono correre sulle rotaie e non sulla strada”.
Viceministro, quindi l’aeroporto il Caravaggio avrà il collegamento di cui di si parla da anni?
“Sì, tra l’anno corrente e il 2019 sono previsti 86 milioni di euro di finanziamenti per la linea ferroviaria che collegherà Orio al Serio alla città di Bergamo. Questa è un’opera importantissima che darà il giusto lustro a uno scalo in grandissima crescita qual è quello orobico”.
Perché dal governo c’è tanta attenzione per l’aeroporto bergamasco?
“Prima di tutto perché stiamo parlando di uno scalo straordinario, che sta piano piano diventando uno dei principali del nord Italia; e poi perché uno dei grandi obiettivi di questo governo è quello di collegare nel migliore dei modi le ferrovie ai grandi aeroporti”.
E sul collegamento Montello-Bergamo-Ponte San Pietro?
“Per quello sono invece pronti 70 milioni di euro per il raddoppio della linea”.
E’ prevista la fermata all’ospedale di Bergamo?
“Assolutamente sì, la fermata all’ospedale Papa Giovanni XXIII non mancherà”.
Per la viabilità di Bergamo sarà una svolta.
“Direi proprio di sì, una svolta che si attendeva da tempo”.
Sabato sarà sotto le Mura venete per parlare di ambiente, inquinamento e sviluppo eco-sostenibile con il Psi Bergamo: come dev’essere, secondo lei, la città perfetta nel 2016?
“Credo che ogni città si debba riorganizzare nel tempo per adattarsi ai criteri di quelle che già oggi sono le cosiddette ‘smart city’ europee”.
Lei quali criteri suggerisce?

“Piste ciclabili quando si costruiscono nuove aree cittadine, mezzi pubblici elettrici, fonti di riscaldamento alternative con gli uffici pubblici a dare l’esempio. In Italia di lavoro da fare ce n’è: prima iniziamo, meglio è”.


















Se sono rose fioriranno. Non crediamo che Roma farà piovere addosso alla Bergamasca la bella cifra di 156 milioni (ma in quanti anni? cinque? dieci? venti?) che poi alle fine sarà un miracolo contenerle entro i 200.
Abbiamo già espresso le nostre idee in ordine sia alle modifiche della tratta ferroviaria sulla linea est-ovest a cavallo della città, sia sul collegamento su ferro della città coll’aeroporto ma vogliamo ribadirle e ampliarne il contenuto.

Lo sviluppo dell’aeroporto di Bergamo va contenuto per non trovarci tra qualche anno con un altro “Caso simil-Taranto”.’
L’aeroporto di Bergamo non é una appendice utile esclusivamente ai residenti di Bergamo città e quindi non si può scaricare sulla popolazione dei comuni interessati l’inquinamento che questa infrastruttura genera. Vantaggi e svantaggi vanno equamente ripartiti e compensati.

Il collegamento con la città viene fortemente supportato dai commercianti che vogliono approfittare del transito di passeggeri di cui oggi gode esclusivamente l’OrioCenter. Se crollassero i voli dell’aeroporto chiuderebbe anche metà OrioCenter.

L’aeroporto ha un grande successo per le tariffe modiche che pratica alle compagnie aeromobili però genera un tipo di traffico povero o di consumo. Siamo un po’ i cinesi della Lombardia.

L’aeroporto é fortemente servito anche dall’asse interurbano.
I 4 maggiori ospedali: Ponte san Pietro, Bergamo, Gavazzeni e Seriate sono tutti situati a breve distanza dalla ferrovia come sono anche fortemente collegati coll’asse interurbano.

Tutti i trasporti su gomma dalle valli vanno attestati  alla linea ferroviaria. Non si può fare un raddoppio e poi fare arrivare i trasporti su gomma ancora in centro città dalle valli e dalla piana.

Va pensata anche una linea ferroviaria da Verdello/Dalmine>Curno (dove intercetta le FFSS attuali)> Almè e poi verso la Valle Brembana mentre si progetta il raddoppio della provinciale Treviolo>Almè.

Bergamo non può tenere la stazione FFSS alla testata di viale Papa Giovanni. Le FFSS vanno spostate più a sud (magari sopraelevate di fianco all’Asse Interurbano) approfittando del fatto che verranno raddoppiati i binari. Una linea ferroviaria su viadotti metallici aerei costa meno di una linea a livello di terreno.

La linea ferroviaria Brescia-Bergamo-Carnate-Seregno venne realizzata tra il 1857-1890 e da allora é rimasta sempre a un solo binario. L'unica modifica é stata l'elettrificazione. La proposta di un raddoppio tra Montello e Calusco é una miseria dal momento che su questa linea pedemontana – che da Seregno arriva velocemente anche alla Malpensa- dovrebbe e potrebbe sostituire anche l'autostrada che (forse) sarà terminata nel 2050. Forse. Pertanto due infrastrutture ferroviarie  -la pedemontana da Brescia a Bergamo, Seregno Malpensa ed una a sud che colleghi a doppio binario Milano, Cremona, Mantova sono le infrastrutture assolutamente necessarie per  decongestionare la metropoli e le città lombarde.


La Lombardia deve quindi decidere questo grande investimento cercando risorse nei suoi abitanti (che ne hanno a dismisura: fortunatamente) e nel contempo inserire nei CdA della rete locale anche i rappresentanti dell'utenza.

Linee di questo tipo debbono vedere solo treni metropolitana e merci (di notte). E questi treni (pendolari) debbono essere un modello unico per tutta l'Italia per ridurne i costi e perché siano un riferimento unico per tutti i viaggiatori italiani e stranieri.

Occorrono treni più veloci rispetto al cascame datoci da FFSS.




L'adozione di un tichet così come l'impedimento alla circolazione dei veicoli di classi inferiori penalizza inutilmente una grande massa di cittadini che comunque debbono mantenere il veicolo  basti solo pensare per andare ai supermercati. 

Se si decide che certi assi ferroviari siano la portante dei trasporti su ferro, anche i percorsi del bus intercomunali su lunga percorrenza vanno modificati e  condotti su questa colonna vertebrale del ferro. I li occorre creare dei parcheggi di interscambio tra mezzo privato, bus e metropolitana.

           

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